Film muto di PAUL LENI (1928)
Musica originale di GABRIEL THIBAUDEAU
scritta per ed eseguita dal vivo da OCTUOR DE FRANCE
La rassegna Today si chiude con una serata dedicata al cinema: L’uomo che ride, suggestivo film muto del regista Paul Leni (1928) ispirato all’omonimo romanzo di Victor Hugo (1869), viene proiettato con l’accompagnamento musicale del compositore canadese Gabriel Thibaudeau ed eseguito dal vivo dall’ensemble Octuor de France. La pellicola è stata restaurata alla fine degli anni '90 dalla Cineteca di Bologna su due copie fornite dalla Cinémathèque di Parigi e dalla Cineteca Italiana di Milano. Pur rimanendo fedele al testo originale di Hugo, il film di Leni risulta decisamente snellito nella trama e nelle digressioni tipiche dell'autore: la trama risulta dunque più lineare e scorrevole, e i personaggi meglio caratterizzati. I critici cinematografici sono concordi nel ritenerlo un melodramma storico permeato dai dettami del cinema espressionista.
La trama.
Siamo nel 1690. Lord Clancharlie ritorna in Inghilterra dall'esilio, ma viene catturato da re Giacomo II d'Inghilterra e accusato di tradimento. Prima di morire, viene a sapere che suo figlio, Gwynplaine, è stato venduto agli zingari comprachicos, i quali l'hanno sfigurato aprendogli le labbra in modo tale che sembrino contratte in un sorriso eterno. Dopo essere stato abbandonato dagli zingari, Gwynplaine salva una bambina cieca la cui madre è appena morta di freddo; in seguito i due vengono adottati da Ursus, un artista ambulante. Grazie alla sua smorfia artificiale, Gwynplaine diventa un clown famoso ("Gwynplaine, l'Uomo che Ride"); egli è innamorato di Dea, la bambina che aveva salvato e che lavora con lui nel carrozzone di Ursus. Nel frattempo il buffone Barkilphedro scopre che Gwynplaine ha origini nobili e vede in lui un modo per entrare nelle grazie della regina Anna, nel frattempo succeduta al padre. L'uomo intesse così una fitta rete di scandali e segreti che porteranno dapprima la Duchessa Josiane, sorella di Anna, a innamorarsi di Gwynplaine, e infine a far tornare quest'ultimo nell'aristocrazia inglese, dove viene addirittura osannato come Pari d'Inghilterra. La nuova vita da nobile frustra decisamente Gwynplaine, il quale, abbandonato da Josiane ed emarginato dai nobili che vedono ancora in lui un clown, rimpiange la vita con Dea e Ursus. Dopo un fallimentare discorso alla Camera dei Lords, l'Uomo che Ride decide così di fuggire e tornare da loro. A differenza che nel romanzo di Hugo, i due innamorati non muoiono ma riescono a fuggire in Francia.
IL REGISTA: PAUL LENI
L’Homme qui rit, realizzato negli Stati Uniti, è il quarto film di Paul Leni, cineasta ai vertici del cinema muto, è riuscito a coniugare felicemente la scenografia teatrale e la regia cinematografica, accostando il genere comico a quello horror. L’universo culturale di Paul Leni, cresciuto nell’ambiente dell’espressionismo tedesco, si pone alla base della raffinatezza di questo Homme qui rit. Se non fosse stato per la sua prematura scomparsa, all’età di 44 anni, la sua visione del mondo, che pone al centro l’attenzione per la scenografia, si sarebbe senz’altro imposta su larga scala.
IL COMPOSITORE: GABRIEL THIBAUDEAU
Nato nel 1959, originario di Beauharnois, nel Quebec, Gabriel Thibaudeau studia pianoforte all’École de musique Vincent d’Indy e composizione alla Facoltà di Musica dell’Università di Montréal, perfezionandosi poi al Centro d’Arte di Oxford con Iannis Xenakis. Dal 1988 è pianista accreditato alla Cinematica quebecchese, considerato un vero e proprio specialista nell’ambito dell’accompagnamento musicale al cinema muto e per questo ospite regolare, dal 1991, delle “Giornate del Cinema Muto” a Pordenone e dal 1992 al festival “Il Cinema ritrovato” di Bologna. Tra gli altri lavori per il cinema muto, dal 1993 ha composto un quintetto di ottoni e percussioni per il film Straight Shooting, un concerto per piano e orchestra da camera per il film La Chute de la maison Usher, un sestetto per il film Foolish Wives, e un Requiem per soprano e pianoforte per il film The Hunchback of Notre-Dame. In collaborazione con l’”Octuor de France”, ha composto la musica di accompagnamento per L’Homme qui rit, Au Bonheur des Dames, Le Masque de Fer, e Poil de Carotte oltre ad un adattamento per ottetto, pianoforte e soprano della sua partitura orchestrale per il film Le Fantôme de l’Opéra.
L’OCTUOR DE FRANCE partecipa fin dal 1998 alla rinascita del cinema muto commissionando partiture originali, scritte e dirette da compositori "specializzati" in questo genere. Uno di essi è Gabriel Thibaudeau: originario di Beauharnois, nel Quebec, Thibaudeau ha studiato pianoforte all’École de musique Vincent d’Indy e composizione alla Facoltà di Musica dell’Università di Montréal, perfezionandosi poi al Centro d’Arte di Oxford con Iannis Xenakis. Dal 1988 è pianista accreditato alla Cinematica del Quebec, considerato un vero e proprio specialista nell’ambito dell’accompagnamento musicale al cinema muto e per questo ospite regolare, dal 1991, delle “Giornate del Cinema Muto” a Pordenone e dal 1992 al festival “Il Cinema ritrovato” di Bologna. Thibaudeau in collaborazione con l’Octuor de France ha composto la musica di accompagnamento, oltre che per L’Homme qui rit, anche per i film Au Bonheur des Dames, Le Masque de Fer, e Poil de Carotte oltre ad un adattamento per ottetto, pianoforte e soprano della sua partitura orchestrale per il film Le Fantôme de l’Opéra.